Sul sito dell’installazione, nasce la moda di lasciare messaggi e biglietti di amore
Prima il book-crossing e ora…i messaggi scritti! Il sito della panchina gigante a Sperlonga oltre ad essere continuamente visitato sia in estate che in inverno, è ora luogo dove lasciare i propri pensieri in forma scritta, proprio come i messaggi lasciati nelle bottiglie nel mare.
“Si tratta di un fenomeno molto bello e anche romantico-dice il presidente del Consorzio Sperlonga Turismo, Leone La Rocca ideatore nel 2022 dell’installazione della panchina in cima alla collina che sovrasta la Grotta di Tiberio, che sottolinea come “non è una tendenza soltanto dei giovani, anzi! Tra i messaggi ci sono lettere d’amore, disegni, ma anche brevi messaggi di apprezzamento per l’iniziativa di una panchina in un luogo così spettacolare”
Il luogo dove vengono lasciati i messaggi è la teca chiusa posta proprio all’ingresso del sito della panchina, contenitore inizialmente pensato per favorire il “Book-crossing” ovvero la pratica di lasciare a chiunque libri e pubblicazioni in modo che altri possano usufruirne e magari a loro volta lasciare altri libri in cambio.
“Questo nuovo utilizzo non dispiace affatto” dice ancora La Rocca, “ e rende questo posto non solo un punto per ammirare il panorama, ma regala anche qualcosa di più profondo, momenti di umanità e sentimenti che solo un posto magico come questo sa regalare alle persone”.
La panchina gigante di Sperlonga è stata installata nell’ottobre del 2022, e da allora non c’è stato giorno in cui non sia stata visitata. L’iniziativa fa parte del circuito ufficiale BIg Bench Community, che raccoglie tutti i siti delle panchine giganti ufficiali (quelle del progetto dal copywright protetto del designer, Chris Bangle).
Ogni sito ha un ufficio preposto a rilasciare uno speciale “passaporto” (a Sperlonga è l’ufficio turistico in Largo Municipio) su cui imprimere un timbro personalizzato per ogni panchina gigante del circuito. In questo modo si favorisce un turismo che fonde natura e paesaggio con i visitatori che possono letteralmente collezionare i timbri delle quasi 400 panchine giganti sparse in tutta Italia.